Vigenti normative per le Comunità Energetiche in Italia
Marzo 2024
Dall’avvento delle Comunità Energetiche nel nostro Paese, le normative in merito hanno seguito una continua evoluzione, capace di garantire ai cittadini e alle aziende a supporto degli stessi un quadro di riferimento sempre più delineato e favorevole per promuovere la sostenibilità ambientale e le energie rinnovabili.
L’attuale normativa rappresenta un passo avanti significativo per il rafforzamento delle incentivazioni per la produzione di energia sostenibile e pulita.
Quadro nazionale delle normative per le Comunità Energetiche
La direttiva europea 2018/2001 sull’energia rinnovabile e altre normative hanno introdotto disposizioni per facilitare lo sviluppo delle comunità energetiche.
La normativa italiana fa riferimento a:
1. DL 162/19 Legge Milleproroghe, che ha introdotto alcune disposizioni riguardanti le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nel nostro Paese, definendo il concetto di comunità energetica e stabilendo le regole per la loro creazione e gestione.
2. Delibera 318/2020 ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), che ha il compito di disciplinare il settore energetico in Italia. Ha emesso delibere specifiche per regolamentare gli aspetti tecnici ed economici delle comunità energetiche, comprese le modalità di scambio dell’energia prodotta e le tariffe applicabili.
3. Decreto Sblocca Cantieri (D.L. 32/2019), che ha semplificato alcune procedure amministrative e le autorizzazioni per progetti di energia rinnovabile, inclusi quelli collegati a comunità energetiche.
4. Normativa europea 2018/2001 sull’energia rinnovabile, che ha introdotto disposizioni specifiche per agevolare lo sviluppo di comunità energetiche nei paesi membri, compresa l’Italia.
Inoltre, quest’anno è prevista una nuova normativa, che potrebbe segnare il giro di boa portando con sé importanti novità.
1. Fine del mercato regolamentato dell’energia.
2. Istituzione di linee guida definitive per lo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Il 23 gennaio 2024 sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è stato ufficialmente reso noto il Decreto che stimola la nascita e lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia.
Afferma il Ministro Gilberto Picchetto: «Comunità Energetiche Rinnovabili e autoconsumo diffuso sono due ingranaggi centrali della transizione energetica del Paese: oggi siamo dunque ancor più vicini a questo atteso obiettivo, che potrà veramente dare una svolta per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, rafforzandone la sicurezza energetica e avvicinandoci agli obiettivi climatici».
Comunità Energetiche e Decreto CER
Il Decreto CER prevede un incentivo tariffario per l’energia rinnovabile prodotta e condivisa all’interno delle Comunità Energetiche e un contributo a fondo perduto. Poiché l’obiettivo principale di una CER è fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri o soci e alle aree locali in cui opera, attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile, è prevista una tariffa incentivante sull’energia, che varia in base alla capacità dell’impianto fotovoltaico installato. È compresa tra i tra 60 €/MWh e 120€/MWh, in funzione della taglia dell’impianto e del valore di mercato dell’energia.
Per gli impianti fotovoltaici è prevista un’ulteriore maggiorazione fino a 10 €/MWh in funzione della localizzazione geografica. La capacità finanziabile degli impianti è limitata a 5 GW in totale, con una scadenza fissata entro la fine del 2027.
Per i Comuni italiani con meno di 5 mila residenti è previsto invece un contributo in conti capitale del PNRR. Il soggetto beneficiario del contributo PNRR è colui che sostiene l’investimento per la realizzazione dell’impianto di produzione a fonte rinnovabile di potenza fino a 1 MW ubicato in Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e inserito in CER o in configurazioni di autoconsumo collettivo. Questo contributo potrà coprire fino al 40% delle spese sostenute per la realizzazione di un nuovo impianto destinato a una Comunità Energetica o per potenziarne uno già esistente. L’iniziativa prevede un totale di incentivi pari a 5,7 miliardi di euro, di cui 2,2 miliardi provenienti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), tutti mirati a stimolare la produzione e la condivisione di energia rinnovabile sul territorio.
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